sabato 31 ottobre 2009

MI SCUSI, DEVO SCRIVERE DI ANTIMATERIA: C’ENTRA PER CASO CON LA MATERIA OSCURA ?

Il 17 ottobre 2009 a Torino, in occasione della conferenza divulgativa “Le risposte della scienza alle domande dell’astronomia”, si è parlato anche di come i giornali e internet spesso (mal)trattino la scienza. Nel suo intervento, il Dott. Claudio Pasqua ha evidenziato, in modo particolarmente efficace e divertente, una cospicua serie di bufale scientifiche. In buona sostanza, ciò che capita di frequente è che i giornalisti scrivano articoli scientifici completamente errati oppure riportino notizie di cui ignorano l’attendibilità delle fonti: si limitano ad un “copia - incolla”, aggiungendo talvolta il loro pensiero, che con la scienza non ha nulla a che fare. I casi presentati alla conferenza sopra citata sono davvero clamorosi: un telegiornale nazionale è giunto perfino a trasmettere un servizio TV nel quale l’antimateria veniva confusa con la materia oscura.

La differenza principale fra materia e antimateria è la carica elettrica: se una particella (ad es. l’elettrone) ha carica elettrica negativa, la sua antiparticella (il positrone) ha carica elettrica positiva. Naturalmente vale anche l’opposto: se una particella (ad es. il protone) ha carica positiva, la sua antiparticella (l’anti-protone) ha carica negativa.

La materia oscura, invece, si chiama così perché non si vede, cioè non emette luce (e nemmeno un altro tipo di radiazione elettromagnetica): ne rileviamo la presenza studiando come la forza di gravità agisce sulle stelle. Dato che tale forza si instaura fra corpi dotati di massa, una volta che abbiamo individuato la massa delle stelle e quella della materia che si trova fra le stelle e ancora non siamo riusciti a spiegare il movimento delle stelle stesse, significa che c’è qualcosa che manca. Non stiamo tenendo conto effettivamente di tutta la materia presente nell’Universo. Chiamiamo materia oscura la materia che manca all’appello e la cui presenza fa “quadrare i conti”.

Durante l’evento “Le risposte della scienza alle domande dell’astronomia”, l’Associazione E.C.O., ideatrice e promotrice della serata, ha messo in vendita, a prezzo scontato, una selezione di libri di divulgazione scientifica editi da Bollati Boringhieri. Fra questi, curiosamente, uno dei più apprezzati ed acquistati dal pubblico è stato proprio “L’antimateria”, scritto da Gabriel Chardin, fisico presso il dipartimento di astrofisica, fisica delle particelle e fisica nucleare del C.E.A. (Commissariat à l’Energie Atomique) di Saclay. Tale testo, alla portata di tutti, perché breve, semplice ed economico, punta a spiegare dove sia finita tutta l’antimateria che era presente agli albori del nostro Universo, cioè nel momento in cui – circa 13 miliardi di anni fa – si verificò il Big Bang. Quando è nato l’Universo, materia e antimateria erano in equilibrio: una era l’immagine speculare dell’altra. Eppure se l’equilibrio si fosse mantenuto il risultato sarebbe un mondo di sola radiazione: non esisterebbe la realtà così come la conosciamo, non ci sarebbe nulla, dal più piccolo granello di polvere fino alla galassia più gigantesca. E non ci sarebbero gli esseri umani, ed io non ci sarei e non potrei scrivere questo articolo.

Questi argomenti sono stati sviluppati anche da alcuni ricercatori del CERN, il 25 settembre 2009 a Torino, in occasione della “Notte dei ricercatori”. Quel tardo pomeriggio erano presenti davvero molte persone e si pressavano per stare più vicini ed ascoltare e – sebbene l’argomento fosse piuttosto complicato – la Dott.ssa Cristina Biino, ricercatrice del CERN e dell’INFN, faceva del suo meglio per farsi capire e gli ascoltatori si concentravano al massimo per non perdere neanche una parola. D’altronde si trattava di cose fondamentali, nel senso fisico del termine, cioè di ciò che caratterizza i fondamenti del nostro Universo. In particolare la Dott.ssa Biino ha spiegato come sia stata prima soltanto ipotizzata e poi osservata la “violazione di simmetria CP”. Grazie all’esperimento NA48, condotto al CERN, sappiamo che il nostro mondo non è perfettamente simmetrico. Cioè sappiamo perché siamo nati.

Walter Caputo - 31 0tt0bre 2009

Per approfondimenti:
http://blog.libero.it/paghecontributi/
http://www.gravita-zero.org/
http://www.bollatiboringhieri.it/
http://www.nottedeiricercatori.it/piemonte-vda/programmi_to.htm

venerdì 30 ottobre 2009

DAL BIG BANG ALLA VITA


Proseguono le pubblicazioni delle relazioni della serata divulgatica "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia", organizzata dalla nostra Associaizone in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia. Una serie di incontri divulgativi in cui esponenti di diverse discipline scientifiche spiegano al pubblico come la fisica, l'astronomia, la statistica, la chimica e la divulgazione scientifica si sono messe al servizio della conoscenza del cielo sopra di noi.

Guido Cossard, fisico, è presidente dell’Associazione ricerche e studi di archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard.

nella foto da sin. Walter Ferreri, Guido Cossard.





La sua relazione
"DAL BIG BANG ALLA VITA" è stata presentata durante la serata organizzata dalle Associazioni ECO & ALADINO e grazie al supporto della CIRCOSCRIZIONE 4 della CITTÀ di TORINO.



lunedì 26 ottobre 2009

SI FA PRESTO A DIRE PROBABILITÀ DI VITA EXTRATERRESTRE E DI IMPATTO ASTEROIDALE


In occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia Gravità Zero partecipa a una serie di incontri divulgativi in cui esponenti di diverse discipline scientifiche spiegano al pubblico come la fisica, l'astronomia, la statistica, la chimica e la divulgazione scientifica si sono messe al servizio della conoscenza del cielo sopra di noi.

Dopo avere pubblicato "la scienza sui giornali e su Internet" presentiamo la relazione che Walter Caputo, statistico, ha presentato nella serata intitolata "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia".

Una relazione dal titolo "Si fa presto a dire probabilità di vita extraterrestre e di impatto asteroidale" che spiega l'importanza e il ruolo della statistica
nella vita di ognuno di noi.


La serata è stata organizzata dalle Associazioni ECO & ALADINO e grazie al supporto della CIRCOSCRIZIONE 4 della CITTÀ di TORINO.

domenica 25 ottobre 2009

WALTER FERRERI PRESENTA UNA RICERCA SULLE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI

SIamo soli nell'Universo? Ci sono altri pianeti abitati? Walter Ferreri, dell'Osservatorio Astronomico di Torino ha cercato di dare risposta a queste domande con la relazione "LA RICERCA DI CIVILTÀ EXTRATERRESTRI" presentata durante la serata organizzata dalle associazioni ECO ed ALADINO e con il contributo della Città di Torino, Circoscrizione 4, CADD & Atelier Pilo.



Walter Ferreri, relatore alla serata di divulgazione scientifica "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia", in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, svolge la sua attività professionale presso l’Osservatorio Astronomico di Torino. Si è occupato di asteroidi, stelle doppie, stelle variabili, di comete e di posizioni dell’ex pianeta Plutone. Ha svolto ricerche di astrofotografia e ottica telescopica. L’Unione Astronomica Internazionale ha dato il nome “Ferreri” al piccolo pianeta 3308.
Ha scritto oltre una ventina di libri. Dal 1977 al 1991 è stato direttore responsabile della rivista “Orione” e dal 1992 è direttore scientifico della rivista di astronomia “Nuovo Orione”.

lunedì 19 ottobre 2009

SERATA DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA


I media tradizionali (TV e stampa generalisti) sono fonti attendibili? Fanno buona divulgazione scientifica? L'argomento è stato affrontato sabato scorso a una conferenza dal titolo: "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia
La serata è stata organizzata dalle associazioni ECO ed ALADINO e con il contributo della Città di Torino, Circoscrizione 4, CADD & Atelier Pilo.
La seguente presentazione è corredata da slide con link di approfondimento.



Siamo stati favorevolmente colpiti dalla nutrita affluenza di pubblico. Questo è un buon segno, perché dimostra, come sempre, che esiste curiosità e grande desiderio da parte delle persone di comprendere meglio i fenomeni naturali del mondo in cui viviamo e l'evolvere della conoscenza tecnologica e scientifica.

Durante la serata si è affrontato il tema di come i media (giornali e TV) trattino (spesso non troppo bene) la scienza. Spiegando perché ci sia un pessimo dialogo e rapporto tra chi fa scienza (ricercatori) e chi la invece dovrebbe raccontare al grande pubblico (giornalisti).
E sono stati spiegate al pubblico i motivi e le cause del perché i media generalisti (TV e stamp) spesso non siano in grado di seguire cosa avviene nel panorama scientifico internazionale spiegandolo ai lettori in maniera chiara e competente. La buona divulgazione scientifica, dunque, non si improvvisa. Meglio dunque adottare un comportamento critico nei confronti di ciò che si legge sulla stampa e su internet e si ascolta e vede su TV. Perché tra le notizie si annida anche molta disinformazione e... diciamo pure vere e autentiche bufale mediatiche.

Oltre a questa presentazione si sono succeduti altri quattro relatori: un astronomo, un fisico, un chimico, uno statistico che hanno intrattenuto il pubblico sui contributi che la propria disciplina offre all'astronomia.

Qui sotto i loro nomi e i titoli dei loro interventi:

Walter Ferreri ha parlato della "ricerca dei pianeti extrasolari", il prof Guido Cossard delle "costanti di natura e i modelli di universo" e il Prof Lorenzo Tei della "Tavola periodica degli elementi tra Terra e Spazio". Infine Walter Caputo ha terminato con il tema provocatorio: "Si fa presto a dire probabilità (di vita extraterrestre e di impatto asteroidale)"