domenica 27 dicembre 2009

L’INTERPRETE: COME IL CERVELLO DECODIFICA IL MONDO. UNA RECENSIONE

Un paio di settimane fa, partecipando ad un concorso su Facebook, dove 4 editori si sono riuniti in un gruppo battezzato La mucca di Schroedinger, che ha lo scopo di diffondere la scienza mettendo in palio dei testi, ho avuto la fortuna di vincere il volume di M. Gazzaniga intitolato L’interprete (Edizioni Di Renzo).
Visto il mio indirizzo di specialità (psicoterapia cognitiva) mi interessano molto le scoperte scientifiche su come funziona il cervello e sul loro utilizzo nella pratica terapeutica, in fondo buona parte del lavoro con un paziente consiste nel cercare di capire come pensa e di farlo riflettere sui propri pensieri e stati emotivi.
Sono quindi rimasta particolarmente contenta di aver vinto questo libro.
Si è subito rivelato un libro inaspettato, dall’impostazione inedita. Se ci si fermasse al titolo, si penserebbe di avere tra le mani il solito testo di neuroscienze pieno di esperimenti, cifre e spiegazioni da leggere più volte per poterle capire.
Invece il testo comincia come un’autobiografia, perché gli studi che hanno portato l’autore a importanti scoperte sulle differenze tra i due emisferi cerebrali, sono intrecciati con le sue scelte di vita.
Ogni capitolo riassume un ambito di indagine da lui toccato: gli emisferi cerebrali, la morale, la coscienza.
L’autore riporta alcuni degli esiti dei suoi studi sugli Split Brain: i cervelli divisi in seguito alla resezione del corpo calloso. Questa resezione, utile per combattere l’epilessia resistente ai farmaci, si è rivelata utile anche per scoprire le specifiche funzioni dei due emisferi: quello destro riservato all’azione e alle facoltà “basse” e quello sinistro riservato alle facoltà “alte”, quali il pensiero.
Una delle funzioni più importanti dell’emisfero sinistro è quella che viene definita dall’autore d’interprete: cioè spiegare cosa e perché l’emisfero destro si stia comportando in un determinato modo.
L’autore vede il cervello come isolato dal resto del mondo. Essendo il risultato di millenni di evoluzione, egli non ritiene possibile che si modifichi con l’istruzione. Noi non impariamo nulla, semplicemente attiviamo aree cerebrali/mappe neuronali, che già esistono e se non esistono, non esisteranno mai. Ecco spiegato come mai alcune persone non impareranno mai la matematica, perché non posseggono quei neuroni predisposti a capirla. Per cui quando la maestra ci dirà che nostro figlio “Se solo si impegnasse di più, riuscirebbe…”, noi potremmo tranquillamente rispondere che “No, sarebbe inutile, gli mancano quei neuroni, è meglio che si impegni in quel che è bravo”.
Gazzaniga fa un’importante distinzione tra il cervello e la mente.
Se il cervello è “isolato” dentro sé stesso, così non è per la mente, che anzi è quasi completamente relazionale: buona parte dei nostri pensieri sono legati agli altri e al mondo esterno (lavoro, gli altri, il governo, l’effetto serra, i pettegolezzi ecc.).
Come ogni psicologo sa, la mente, o meglio la capacità di pensare, si forma nella relazione con gli altri e prima di tutto con le figure primarie. Senza il cervello non si produrrebbero pensieri e senza relazioni non nascerebbe la capacità di pensare.
Ahimè però nel suo libro si legge che la sofferenza psicologica si genera all’interno del cervello e si cura quindi con farmaci, che agiscono sulla sua biochimica. Quello che la mente produce come interpretazioni di ciò che sta accadendo non è che una produzione successiva, un tentativo di spiegazione, che si genera dopo la “calamità” che avviene all’interno dell’encefalo. Tutte le terapie, come la psicoanalisi, che tentano di curare disturbi come la depressione, sono inutili perché lavorano sull’interpretazione che l’uomo dà del proprio malessere, e non sul malessere, che è esclusivamente di tipo fisico.
E’ oramai indubbio che la schizofrenia abbia una base genetica e che alcuni tipi di depressione o disturbi d’ansia siano generati dall’alterazione della biochimica del cervello (basti pensare a coloro che fanno/hanno fatto uso di sostanze stupefacenti e che devono assumere psicofarmaci per compensare i danni lasciati dalle sostanze al funzionamento del cervello), ma ritenere che tutte le sofferenze psicologiche siano date da qualcosa che non va nei circuiti neuronali, mi pare una posizione estremista, che non condivido.
Non si spiegherebbero altrimenti i Disturbi di Personalità, i cui sintomi principali sono dati dai deficit metacognitivi, cioè dal cattivo funzionamento della mente, come ad esempio i deficit di automonitoraggio, o differenziazione, o di Teoria della mente, dove l’interprete è chiamato in causa, o il fatto che le psicoterapie funzionino, o il fatto che il solo farmaco spesso fa poco se non associato a una psicoterapia ( proprio rispetto a quest’ultimo punto, l’Asl 4 di Torino sta portando avanti una ricerca per valutare se l’efficacia dei farmaci aumenta quando alla loro assunzione è associata una psicoterapia).
In una intervista fatta al Dott. Gazzaniga e apparsa sul numero 42 di Focus Extra, egli afferma di ritenere superata la psicoanalisi, ma molto utile la psicoterapia. Ciò sembra una franca contraddizione, a meno che per psicoterapia non intenda la terapia farmacologia che agisce sulla psiche.
Ecco se questo libro ha una pecca, è quella che l’autore non specifica bene il suo pensiero, lasciando chi legge di fronte a diverse contraddizioni, che probabilmente non esisterebbero se avesse spiegato meglio le sue opinioni.
Certo è che questo testo è una base da cui si può partire per avventurarsi nel tema della neuroscienza e per avere una panoramica, accennata, ma completa, degli ambiti di studio più recenti, come gli studi di Rizzolatti sui Neuroni Specchio.

by Luigina Pugno

sabato 5 dicembre 2009

INFLUENZA A: L’IGNORANZA DELLA STATISTICA GENERA MOSTRI

Vi segnalo questo articolo scritto dal nostro collaboratore Walter Caputo.

Capita molto frequentemente che i mass - media maltrattino la scienza: d’altronde i mezzi di informazione raramente si occupano di scienza e di conseguenza non sono preparati, cioè le redazioni non dispongono di giornalisti specializzati nella divulgazione scientifica. Gli effetti di una comunicazione distorta su grandi masse di popolazione possono essere molto gravi. Ciò in quanto la maggioranza delle persone non possiede neanche un minimo bagaglio di conoscenze scientifiche di base, e allora tende a comportarsi in maniera completamente irrazionale, mettendo così a rischio l’ordinata convivenza di una qualunque società.

Fortunatamente non tutti i mezzi di informazione sono uguali: ce ne sono alcuni che approfondiscono l’informazione, quando tutti gli altri la semplificano, la riducono, la spettacolarizzano e la costringono in un’unica direzione. Ci sono alcune fonti che mantengono prudenza su quanto affermano e sanno “pesare i numeri”: forniscono al lettore una serie di elementi affinché egli possa capire in maniera il più possibile equilibrata.
Fra le fonti serie, vorrei soprattutto citarne due:
- “L’influenza A è un business, le pandemie sono altre”, articolo – intervista al farmacologo Silvio Garattini, scritto da Roberta Rianna e pubblicato su “Epolis Torino” del 28 novembre 2009;
- “La pandemia è arrivata. Cosa dobbiamo aspettarci ?”, articolo di Gianfranco Bangone inserito in uno speciale sulla “nuova influenza”, pubblicato su “Darwin” di novembre / dicembre 2009.

La mia intenzione, in questo articolo, non è quella di stabilire il livello di gravità dell’influenza A, ma di estrarre dati e informazioni dalle fonti sopracitate, al fine di spiegare ai non esperti come sia possibile applicare semplici tecniche statistiche che consentano di valutare le cifre. Vorrei insomma dare ai lettori qualche utile e semplice strumento per “pesare i numeri”.

Posto che – come rileva giustamente Gianfranco Bangone - è comunque difficile distinguere i morti da influenza dagli altri (cioè da tutte le altre cause di morte), i decessi da influenza A “sono poco più di 90 (1), rispetto agli 8.000 all’anno della stagionale”. Queste sono le testuali parole di Silvio Garattini, secondo il quale i conti non tornano. Allora, se consideriamo che questi numeri provengono da “rilevazioni statistiche dove si confronta la mortalità nel periodo epidemico con quella dei mesi in cui l’influenza è assente” (parole testuali di Bangone), basandosi sull’idea che se tutte le cause di morte sono presenti e se ne aggiunge una (l’influenza), allora i morti in più sono dovuti alla causa aggiunta, quali considerazioni possiamo trarre ?

Possiamo innanzitutto calcolare i rapporti di composizione, vale a dire che è possibile confrontare una parte col tutto tramite semplici quozienti. Che cos’è il tutto? È il numero di decessi che si verificano in Italia in un anno: Garattini afferma che “in Italia muoiono ogni giorno 1600 persone”, dunque in un anno muoiono 584.000 italiani (= 1.600 x 365). Che cos’è una parte ? È il numero di decessi dovuti alla normale influenza, quella cosiddetta stagionale, cioè 8.000. Ora, a condizione che esista omogeneità fra i dati, ovvero che essi siano riferiti allo stesso tempo e allo stesso luogo (ad es. stesso anno e medesima zona geografica), possiamo calcolare il rapporto di composizione fra il numero di decessi per influenza stagionale e il numero complessivo di decessi (e poi moltiplicare il risultato per 100, al fine di avere un’informazione più facilmente valutabile): (8.000 / 584.000) x 100 = circa 1,37% (dato arrotondato). Ciò significa che ogni 100 morti, meno di 2 sono causate dall’influenza stagionale. Dunque non si tratta certo di un’epidemia, e men che meno di una pandemia.

Ma andiamo invece a calcolare il rapporto di composizione fra il numero di decessi per influenza A e il numero complessivo di decessi: (90 / 584.000) x 100 = circa 0,015%. Si tratta di un dato così esiguo che non si può neanche affermare che, ogni 100 morti, uno sia dovuto ad influenza A. Di conseguenza si tratta di un’incidenza assolutamente microscopica.

Tuttavia, se ancora non siamo convinti dei risultati sopra esposti, possiamo calcolare un rapporto di coesistenza, vale a dire che – sempre tramite un semplice quoziente – siamo in grado di valutare due fenomeni diversi che però si verificano nello stesso luogo e nello stesso tempo. Consideriamo quindi coesistenti l’influenza A e quella stagionale e ipotizziamo che non esistano – nello stesso periodo di tempo e nella stessa zona geografica – altre tipologie di influenza. Calcoliamo 8.000 / 90 e otteniamo circa 88,89. Ciò significa che, per ogni morto di influenza A, ci sono quasi 89 morti di influenza stagionale. Questo risultato conferma l’irrilevanza dell’influenza A rispetto a quella stagionale.

Alla domanda sui “morti in Germania dopo il vaccino” della giornalista Roberta Rianna, Garattini risponde: “Non c’è’ nessuna prova che i decessi siano collegati alla profilassi. In Italia, per esempio, muoiono ogni giorno 1.600 persone. È probabile che qualcuna abbia appena fatto il vaccino”. Giustamente, Garattini evidenzia la difficoltà di mettere in relazione, con certezza, una determinata causa con un determinato effetto. L’ignoranza completa dei metodi e delle tecniche statistiche, unita al desiderio di vendere copie anche quando notizie non ce ne sono, spinge molti quotidiani ad indicare, come spiegazione dei fenomeni presi in considerazione, cause che sono lontanissime dall’essere accertate e che forse non verranno mai accertate, per mancanza di dati rigorosi. La statistica è la scienza che trasforma i dati in informazioni, ma senza dati non è in grado di dire o predire alcunché.

Così, in merito all’ipotesi che il vaccino possa essere causa di morte, occorrerebbe impostare una funzione matematica del tipo Y = f(X), dove X è il regressore, cioè la causa (nel nostro caso il vaccino) ed Y è l’effetto, cioè la morte. Una volta individuata la relazione matematica, occorre vedere se, fra causa ed effetto esiste una relazione diretta, vale a dire se con l’incremento dei vaccinati aumentino i decessi. Ma ciò non è sufficiente, in quanto non basta qualunque incremento, occorre un incremento significativo, cioè una differenza sostanziale rispetto ai valori medi. In pratica a differenze positive rispetto alla media dei vaccinati devono corrispondere differenze positive rispetto alla media dei morti (la relazione diretta vale anche in caso di differenze negative sia per i vaccinati che per i morti). Ciò implica che Cov(X,Y)>0, vale a dire che la covarianza è positiva, nel senso che X e Y covariano positivamente (variano insieme nella stessa direzione). Se, infine, si è ipotizzata una relazione lineare (= una retta) fra X e Y, occorre rapportare – in un quoziente – Cov(X,Y) e (σX • σY ) cioè il prodotto degli scarti quadratici medi che, per intenderci, possiamo interpretare come il prodotto fra la variabilità dei vaccinati rispetto alla media (dei vaccinati) e la variabilità dei morti rispetto alla media (dei morti). Perché, in ultima analisi, non ci bastano incrementi significativi rispetto alla media, ci occorre anche vedere come siano distribuiti i dati intorno alla media, quindi quale sia il loro grado di variabilità. Esistono, in statistica, diversi misuratori della variabilità, fra i quali i più utilizzati sono soprattutto lo scarto quadratico medio e la varianza.
Il rapporto fra la covarianza e il prodotto degli scarti quadratici medi si chiama coefficiente di correlazione (lineare): solo se tale coefficiente risulta molto vicino ad 1 possiamo ritenere ragionevole la relazione diretta ipotizzata. E ciò vale solo se abbiamo utilizzato i dati dell’intera popolazione di riferimento, altrimenti – in caso di utilizzo di un campione – occorre vedere quanto sia rappresentativo della popolazione da cui è estratto ed applicare poi tecniche di inferenza statistica per poter dire qualcosa (che comunque non corrisponderà mai alla certezza) sulla popolazione a partire dal campione estratto.

Come se non bastasse, anche se ottenessimo un buon modello statistico, per utilizzarlo a fini previsivi, occorrerebbe che tutte le condizioni nel futuro si mantenessero identiche a quelle del periodo in cui abbiamo elaborato il modello. E ciò vale non solo per il modello “vaccinazione – morte”, ma anche per un modello “causa influenza A – morte”. Così, in modo corretto, Bangone scrive: “Cosa ci dobbiamo aspettare dalla nuova influenza A/H1N1v ? Rispondere non è affatto semplice perché i primi focolai con cui si presenta una pandemia non necessariamente sono indicativi di quello che avverrà più tardi quando arriverà l’onda di piena”.
(1) Nel frattempo i morti sono diventati 107.

lunedì 30 novembre 2009

visite guidate al Museo Egizio

CENTRO GUIDE TORINO
ASSOCIAZIONE DI GUIDE TURISTICHE
ANCHE QUEST'ANNO PARTECIPA
AL PROGETTO DELLA DIVISIONE SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI DEL COMUNE DI TORINO
MOTORE DI RICERCA: COMUNITA’ ATTIVA

e offre gratuitamente
alle persone con disabilità sia intellettiva sia motoria
VISITE GUIDATE
al "MUSEO EGIZIO".
ogni GIOVEDI'
a partire dal 7 gennaio fino al 25 febbraio 2010.

Le prenotazioni dovranno essere effettuate presso il CENTRO GUIDE TORINO
tel. 011 785 785 – fax 011 386 855 – cell. 334/600.78.90
e-mail: centroguideto@tiscali.it

lunedì 23 novembre 2009

MUSICA E MOVIMENTO aggiornamento

Salve a tutti,
il corso di Musica e movimento dedicato ai bambini con meno di 36 mesi, è arrivato al suo 4 incontro. Chi aveva fatto il mese di prova ha rinnovato l'iscrizione, trovando l'attività di gradimento per i propri figli. I bambini a casa ripetono le canzoni e i suoni uditi al corso e si muovono in modo armonico.

Trovate qui di seguito delle foto, che illustrano alcuni momenti dell'attività.





Dopo il riscaldamento vocale, si dà il via al canto con i palloncini. Qualcuno di essi scoppia, ma i bambini, presi dall'attività, non sembrano aggorgersene e non piangono.








Radunati intorno al piano, si ascolta la melodia da ripetere.














Eccoli intorno al piano, con nonne e mamme a sperimentare i suoni, accompagnati dall'insegnante Anna Marè.



by Luigina Pugno

venerdì 13 novembre 2009

POST EVENTO: Le risposte della scienza, alle domande dell'astronomia

Vi informiamo che anche voi, come già più di mille lettori hanno fatto, potete leggere le presentazioni proiettate dai nostri relatori su www.slideshare.com/gravitazero
Stiamo anche mettendo on line le riprese video degli interventi fatti su youtube.

Ecco il primo intervento di presentazione della serata con Luigina Pugno. Riprese e montaggio video a cura di Oscar Pavan.

mercoledì 11 novembre 2009

BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE PLURALE


BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE PLURALE
Un progetto di arte contemporanea - a carattere relazionale - in contesti educativi.
Torino dal 12 al 21 novembre 2009
Diverse sedi
Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Viale Balsamo Crivelli, 11
Sala Colonne, Facoltà di Architettura, Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39
Borgo Medievale, Viale Virgilio, 107, Parco del Valentino

inaugurazione giovedì 12 ore 11.00
Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Viale Balsamo Crivelli 11, Torino
(è previsto l’interpretariato LIS)
· dalle 11, 00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 16,00 KunstKartenHaus (ArteCartaCasa)
laboratorio / installazione a cura del Dipartimento Educazione del Kunstmuseum Bonn.

· ore 12,00 percorso di visita alle tre sedi espositive
con partenza dalla Promotrice e arrivo al Borgo Medievale.

· ore 16.00 Orchestra invisibile in concerto
Otto percussionisti affetti da autismo e altrettanti studenti, specializzandi e docenti dell’Università di Pavia, legati dalla passione per la musica e l’interesse per la ricerca scientifica. Cascina Rossago / Fondazione Genitori per l’Autismo con l’Università di Pavia. www.cascinarossago.it

Esposizione da giovedì 12 a venerdì 20 dalle 10,00 alle 19,00 orario continuato
INGRESSO GRATUITO

Sabato 21, dalle ore 15,00 ASTA

L’edizione 2009 presenta un’esposizione di pitture, sculture, installazioni, fotografie, video e altri manufatti realizzati – durante gli ultimi due anni - da coppie o gruppi di artisti, studenti e persone con disabilità o disagio psichico, all’interno di istituzioni scolastiche, servizi diurni o servizi educativi museali ed ecomuseali a Torino, in altre città italiane, europee ed extraeuropee.
Arte Plurale, già “L’ho dipinto con…” è sia un’iniziativa culturale sia un corpo sociale evolutosi, nel corso di circa vent’anni, mediante il confronto e lo scambio fra persone e istituzioni diverse. Un dialogo creativo che avviene mediante attività educative che utilizzano linguaggi e materiali dell’arte contemporanea.
L’evento espositivo sarà animato da: una mini rassegna cinematografica; laboratori didattici rivolti al pubblico di ogni età; spettacoli musicali e teatrali curati dalle Associazioni che aderiscono al progetto cittadino “Motore di Ricerca: comunità attiva”.
All’interno dello spazio espositivo sarà possibile, inoltre, acquistare prodotti artigianali e artistici, realizzati da persone con disabilità, presentati da “InGenio, bottega di arti e antichi mestieri della Città” di Torino.

Alcune tra le esperienze che confluiscono in questa esposizione hanno alle spalle rigorosi percorsi di ricerca, laboriosi e complessi processi sottostanti l’opera, che non è automatico cogliere osservando i manufatti, diviene doveroso, quindi, nonché utile, offrire a tali percorsi occasione di comunicazione pubblica con il Convegno Internazionale: un’importante occasione per porre a confronto diverse esperienze - nazionali ed internazionali - emergenti sia all’interno delle pratiche dell’arte pubblica sia all’interno delle prassi educative o terapeutiche espresse dai vari ambiti partecipanti a questa manifestazione.

presso la Promotrice
Venerdì 13 dalle 9.00 alle 18.00 e Sabato 14 dalle 9.00 alle 13.00
CONVEGNO INTERNAZIONALE ARTE PLURALE, presso la Promotrice
“Identità, alterità e trasformazione sociale nelle pratiche artistiche condivise"
(è previsto l’interpretariato LIS)
Relatori: Flavia Barbaro, Evgen Bavcar, Willy Beck, Adriana Bevione, Mauro Biffaro, Orietta Brombin,
Alfredo Budai, Giovanni Callegari, Beppe Calopresti, Maria Grazia Chieppi, Fabio Cancelliere, Andrea Cordero, Giovanni Cordero, Rosalba Cossanetto, Guido Curto, Rebecca De Marchi, Edoardo Di Mauro, Stefania Fiore, Giusi Gimmati, Daniela Grande, Sabina Lessmann, Margherita Levo Rosenberg, Valeria Minucciani,
Angelo Mistrangelo, Raffaella Palumbo, Lisa Parola, Mario Petriccione, Anna Pironti, Michelangelo Pistoletto, Ruggero Poi, Maria Grazia Rizzo, Elena Stradiotto, Tea Taramino, Bianca Tosatti.
Programma dettagliato: www.comune.torino.it/pass/arteplurale
INGRESSO GRATUITO Necessaria iscrizione, posti limitati
Venerdì 13
ore 09.00 Saluti delle autorità
Interverranno gli assessori: Fiorenzo Alfieri e Marco Borgione del Comune di Torino, il Direttore della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Monica Lo Cascio

ore 12.00 CONFERENZA STAMPA
Interverranno gli assessori: Marco Borgione per il Comune di Torino, Teresa Angela Migliasso per la Regione Piemonte

presso la Promotrice
Sabato 21, dalle ore 15,00 ASTA il cui ricavato sarà devoluto a fini sociali
Banditori: l’artista Giustino Caposciutti e GianFranco Billotti, vice presidente UNITRE Torino

Arte Plurale è un evento promosso dalla Città di Torino, Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, Settore Disabili in collaborazione con le Divisioni: Servizi Culturali, Settore Arti Visive e Servizi Educativi, Progetto Integrazione e Politiche per l’Integrazione, Settore Integrazione Educativa, ITER / Istituzione per un’Educazione Responsabile di Torino e la Circoscrizione 8.

Partner del Progetto
Regione Piemonte: Cultura, Patrimonio Linguistico e Minoranze Linguistiche, Politiche Giovanili, Museo Regionale di Scienze Naturali; Welfare, lavoro, immigrazione, emigrazione, cooperazione sociale, programmazione socio-sanitaria; Istruzione, Formazione Professionale.
Provincia di Torino: Cultura,Turismo; Edilizia scolastica e patrimonio, Istruzione; Solidarietà sociale, Pari opportunità.
Facoltà di Architettura di Torino; Società Promotrice per le Belle Arti; UNITRE di Torino; Fondazione Torino Musei / Servizi Educativi GAM e Borgo Medievale; Sezione Attività Educative e Formative del PAV/Parco d’Arte Vivente, Centro d’Arte Contemporanea di Torino; Dipartimento Educativo Fondazione Merz; Dipartimento Educativo Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; Servizi Educativi Museo Nazionale del Cinema di Torino; Dipartimento Educazione del Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli; Ufficio Educazione Cittadellarte / Fondazione Pistoletto di Biella; Attività Didattiche del Museo Civico Casa Cavassa di Saluzzo; Dipartimento Educazione del Kunstmuseum di Bonn.

Per informazioni generali e prenotazioni laboratori per le scuole e per i centri diurni
Telefonare dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 16,00 al seguente numero Settore Disabili: 011 4425494 – fax 011 442 5 oppure inviare una mail a:
chiara.gorzegno@comune.torino.it (spettacoli e laboratori);
patrizia.ventresca@comune.torino.it (shop e bookshop).

mercoledì 4 novembre 2009

NON PROBABILITA’ DI VITA EXTRATERRESTRE, MA SEMPLICI FREQUENZE BASATE SU STIME INCERTE

In occasione di molti eventi di divulgazione scientifica, soprattutto sul tema dell’astronomia, il pubblico mi ha posto domande sull’equazione di Frank Donald Drake. È successo anche il 17/10/2009 a Torino, al termine della conferenza divulgativa “Le risposte della scienza alle domande dell’astronomia”, durante la quale ho presentato la relazione: “Si fa presto a dire probabilità (di vita extraterrestre e di impatto asteroidale)”. La domanda classica mi viene più o meno formulata in questo modo: “Mi scusi, ma a parte il fatto che l’Universo è gigantesco, e non è ammissibile che una tale quantità di materia sia stata creata (o si sia creata) soltanto per noi, c’è poi l’evidenza dell’equazione di Drake, secondo la quale la probabilità di vita extraterrestre non è nulla”. Di fatto, costoro credono all’esistenza di vita extraterrestre: se la scienza non l’ha ancora trovata, è perché non ha cercato nei posti giusti oppure ancora non è dotata degli strumenti tecnologici necessari. Il grosso problema di fondo rimane lo stesso da millenni: la differenza fra scienza e fede. Chi ha fede crede senza bisogno di prove e continua comunque a credere; invece lo scienziato fa affidamento sulle teorie attuali, che sono assolutamente falsificabili in qualunque momento. Se domani qualcuno elabora una teoria che è più aderente ai dati osservativi rispetto a quella attuale, la vecchia teoria viene immediatamente gettata nel cestino. La scienza è quindi sempre provvisoria e sempre in evoluzione, ma ha la fondamentale caratteristica di basarsi sull’osservazione.

Ma in cosa consiste essenzialmente l’equazione di Drake ? Essa innanzitutto considera esclusivamente la nostra galassia, cioè la Via Lattea. Quante stelle esistono nella Via Lattea ? Questo è il dato di partenza. Poi si tiene conto del fatto che non tutte le stelle sono dotate di pianeti, quindi si stima la frazione di stelle che hanno sistemi planetari. Tale frazione, moltiplicata per il numero di stelle iniziali, necessariamente fornisce un risultato più piccolo del numero iniziale. Successivamente si considera che non tutti i pianeti sono adatti alla vita: si va quindi a moltiplicare la stima della frazione di pianeti adatti alla vita per il risultato ottenuto in precedenza (ottenendo così un risultato ancora più piccolo. Tale risultato, moltiplicato per una serie di frazioni minori di uno, è destinato a diventare sempre più piccolo). Naturalmente non è detto che la vita si sia sviluppata in tutti i pianeti che erano caratterizzati dalle condizioni più idonee, dunque – sempre moltiplicando per l’ultimo risultato ottenuto – si considera la frazione di pianeti adatti su cui ha avuto effettivamente origine la vita. Su questi ultimi pianeti non è certo che la vita si sia sviluppata a sufficienza: potrebbe essere rimasta a livello di batteri. Dunque occorre stimare la frazione di pianeti, adatti alla vita, sui cui ha avuto origine la vita, e sui quali si è sviluppata la vita “intelligente”. Ma ancora non basta, bisogna anche valutare la frazione di tali pianeti su cui sia emersa una civiltà tecnologica disposta a comunicare e poi stimare quale possa essere la durata di tali civiltà.
Il risultato dell’equazione è un numero: si tratta del numero di civiltà tecnologiche esistenti nella Via Lattea in un determinato momento. Tale numero risulta dalla moltiplicazione del numero di stelle della nostra Galassia per tutte le frazioni sopra richiamate.

L’equazione di Drake è stata equivocata da molte persone, che – appunto – ritengono che il risultato di tale algoritmo sia la probabilità di vita extraterrestre. Occorre dunque fare chiarezza, anche perché certi termini usati nel linguaggio comune appaiono simili, ma se andiamo ad esaminare da vicino la matematica e la statistica che ci sta dietro, scopriamo che si tratta di una cosa ben diversa da quella che pensavamo.

Innanzitutto, l’equazione di Drake non contiene probabilità, quindi il risultato non può essere una probabilità, ed abbiamo infatti detto che si tratta di un semplice numero. L’equazione contiene invece, oltre alla stima del numero di stelle della nostra Galassia, molte frequenze, ma le frequenze non hanno nulla a che vedere con le probabilità. Data una certa variabile, ad es. esito del lancio di una moneta, e considerate le due modalità che possono essere assunte dalla variabile (testa e croce), per frequenza si intende quante teste sono uscite su un determinato numero di lanci (o meglio prove, in linguaggio tecnico). Dunque frequenza è quante volte si è ripetuta una determinata modalità. Se abbiamo effettuato 10 lanci ed ottenuto 2 teste, la frequenza assoluta è 2, la frequenza relativa è 0,2 (= 2/10), la frequenza percentuale è 20% [= (2/10) x 100]. Secondo l’approccio frequentista alla probabilità, la frequenza diventa una buona approssimazione della probabilità solo quando il numero di prove (nel nostro caso di lanci) tende a più infinito. Solo in pochi casi è possibile ripetere un esperimento, nelle stesse condizioni, per un numero straordinariamente grande di volte (che, a sua volta, risulti un’accettabile approssimazione di più infinito). Si può fare con la moneta, non certo con i pianeti. Di conseguenza quelle contenute nell’equazione di Drake restano solo delle frequenze. È vero che ci sono molte frequenze (che prima abbiamo introdotto con il termine di “frazioni”), ma è anche vero che un prodotto di frequenze resta una frequenza. E una frequenza moltiplicata per un numero fa un numero, non certo una probabilità. Non fatevi ingannare dal fatto che le frequenze relative, per il modo in cui sono costruite (cioè come rapporto fra frequenze assolute e numero totale delle prove), risultano comprese fra zero e 1, esattamente come la probabilità, che è un numero che varia tra zero (= evento nullo) e 1 (= evento certo): quelle comprese nell’equazione di Drake sono soltanto frequenze relative.

C’è un altro problema importante che affligge l’equazione di Drake: le frequenze relative sono costituite dal rapporto fra un numeratore e un denominatore, entrambi assolutamente incerti. Facciamo un esempio. Se in un anno avete ricevuto 10 multe, potete ben affermare che la frequenza assoluta è 10, ma cosa potete dire sulla frequenza relativa ? Quante multe potevate prendere in 365 giorni ? La verità è che non avete idea di quante possano essere ed infatti siete nel giusto: non è possibile calcolare esattamente il numero massimo di multe che voi potete ricevere in un anno. Dovete accontentarvi di una semplice e incerta stima: ad esempio una multa al giorno, quindi 365 multe in un anno. Di conseguenza la frequenza relativa risulterà pari a 0,0274 (= 10/365. Il risultato è stato arrotondato). Le frequenze relative presenti nell’equazione di Drake sono ancora più incerte rispetto a quella relativa alle multe: infatti non si conosce con certezza né il numeratore (ad es. numero di pianeti adatti alla vita), né il denominatore (numero totale di pianeti). Mentre voi almeno conoscete con certezza quante multe avete ricevute in un anno, un astronomo che voglia calcolare la frequenza relativa dei pianeti adatti alla vita rispetto al numero totale dei pianeti, non conosce né quanti siano quelli adatti, né quanti siano in totale. Deve stimare entrambi i dati. Che ce ne facciamo allora di una stima ? Se vostro figlio domani deve andare a sostenere un esame universitario, voi potreste chiedergli al mattino: “Che voto pensi di prendere ?”. Se lui vi risponde così: “Bè, un voto compreso fra zero e 30”, cosa ve ne fate di tale informazione ? Vi ha detto che può pendere qualunque possibile voto, dunque potrebbe prendere meno di 18 e quindi non superare l’esame, oppure più di 18 e quindi superarlo, o addirittura potrebbe avere 30, quindi un risultato eccellente !!! In buona sostanza non vi ha detto nulla: infatti una stima caratterizzata da un ampio intervallo non vale niente, nel senso che non aggiunge alcuna informazione alla nostra conoscenza. Purtroppo le stime dei numeratori e dei denominatori delle frequenze relative contenute nell’equazione di Drake non sono caratterizzate da intervalli ristretti. Ciò implica che il risultato, cioè il numero delle civiltà tecnologiche esistenti nella nostra Galassia in un determinato momento, può essere un numero molto piccolo (anche zero) oppure molto, molto grande.

Spero di aver risolto, con questo articolo, i dubbi di molti, ma se qualcosa non vi è chiaro, non esitate a chiedere. Sarò lieto – nei limiti delle mie possibilità – di fornirvi ulteriori risposte.

di Walter Caputo

sabato 31 ottobre 2009

MI SCUSI, DEVO SCRIVERE DI ANTIMATERIA: C’ENTRA PER CASO CON LA MATERIA OSCURA ?

Il 17 ottobre 2009 a Torino, in occasione della conferenza divulgativa “Le risposte della scienza alle domande dell’astronomia”, si è parlato anche di come i giornali e internet spesso (mal)trattino la scienza. Nel suo intervento, il Dott. Claudio Pasqua ha evidenziato, in modo particolarmente efficace e divertente, una cospicua serie di bufale scientifiche. In buona sostanza, ciò che capita di frequente è che i giornalisti scrivano articoli scientifici completamente errati oppure riportino notizie di cui ignorano l’attendibilità delle fonti: si limitano ad un “copia - incolla”, aggiungendo talvolta il loro pensiero, che con la scienza non ha nulla a che fare. I casi presentati alla conferenza sopra citata sono davvero clamorosi: un telegiornale nazionale è giunto perfino a trasmettere un servizio TV nel quale l’antimateria veniva confusa con la materia oscura.

La differenza principale fra materia e antimateria è la carica elettrica: se una particella (ad es. l’elettrone) ha carica elettrica negativa, la sua antiparticella (il positrone) ha carica elettrica positiva. Naturalmente vale anche l’opposto: se una particella (ad es. il protone) ha carica positiva, la sua antiparticella (l’anti-protone) ha carica negativa.

La materia oscura, invece, si chiama così perché non si vede, cioè non emette luce (e nemmeno un altro tipo di radiazione elettromagnetica): ne rileviamo la presenza studiando come la forza di gravità agisce sulle stelle. Dato che tale forza si instaura fra corpi dotati di massa, una volta che abbiamo individuato la massa delle stelle e quella della materia che si trova fra le stelle e ancora non siamo riusciti a spiegare il movimento delle stelle stesse, significa che c’è qualcosa che manca. Non stiamo tenendo conto effettivamente di tutta la materia presente nell’Universo. Chiamiamo materia oscura la materia che manca all’appello e la cui presenza fa “quadrare i conti”.

Durante l’evento “Le risposte della scienza alle domande dell’astronomia”, l’Associazione E.C.O., ideatrice e promotrice della serata, ha messo in vendita, a prezzo scontato, una selezione di libri di divulgazione scientifica editi da Bollati Boringhieri. Fra questi, curiosamente, uno dei più apprezzati ed acquistati dal pubblico è stato proprio “L’antimateria”, scritto da Gabriel Chardin, fisico presso il dipartimento di astrofisica, fisica delle particelle e fisica nucleare del C.E.A. (Commissariat à l’Energie Atomique) di Saclay. Tale testo, alla portata di tutti, perché breve, semplice ed economico, punta a spiegare dove sia finita tutta l’antimateria che era presente agli albori del nostro Universo, cioè nel momento in cui – circa 13 miliardi di anni fa – si verificò il Big Bang. Quando è nato l’Universo, materia e antimateria erano in equilibrio: una era l’immagine speculare dell’altra. Eppure se l’equilibrio si fosse mantenuto il risultato sarebbe un mondo di sola radiazione: non esisterebbe la realtà così come la conosciamo, non ci sarebbe nulla, dal più piccolo granello di polvere fino alla galassia più gigantesca. E non ci sarebbero gli esseri umani, ed io non ci sarei e non potrei scrivere questo articolo.

Questi argomenti sono stati sviluppati anche da alcuni ricercatori del CERN, il 25 settembre 2009 a Torino, in occasione della “Notte dei ricercatori”. Quel tardo pomeriggio erano presenti davvero molte persone e si pressavano per stare più vicini ed ascoltare e – sebbene l’argomento fosse piuttosto complicato – la Dott.ssa Cristina Biino, ricercatrice del CERN e dell’INFN, faceva del suo meglio per farsi capire e gli ascoltatori si concentravano al massimo per non perdere neanche una parola. D’altronde si trattava di cose fondamentali, nel senso fisico del termine, cioè di ciò che caratterizza i fondamenti del nostro Universo. In particolare la Dott.ssa Biino ha spiegato come sia stata prima soltanto ipotizzata e poi osservata la “violazione di simmetria CP”. Grazie all’esperimento NA48, condotto al CERN, sappiamo che il nostro mondo non è perfettamente simmetrico. Cioè sappiamo perché siamo nati.

Walter Caputo - 31 0tt0bre 2009

Per approfondimenti:
http://blog.libero.it/paghecontributi/
http://www.gravita-zero.org/
http://www.bollatiboringhieri.it/
http://www.nottedeiricercatori.it/piemonte-vda/programmi_to.htm

venerdì 30 ottobre 2009

DAL BIG BANG ALLA VITA


Proseguono le pubblicazioni delle relazioni della serata divulgatica "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia", organizzata dalla nostra Associaizone in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia. Una serie di incontri divulgativi in cui esponenti di diverse discipline scientifiche spiegano al pubblico come la fisica, l'astronomia, la statistica, la chimica e la divulgazione scientifica si sono messe al servizio della conoscenza del cielo sopra di noi.

Guido Cossard, fisico, è presidente dell’Associazione ricerche e studi di archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard.

nella foto da sin. Walter Ferreri, Guido Cossard.





La sua relazione
"DAL BIG BANG ALLA VITA" è stata presentata durante la serata organizzata dalle Associazioni ECO & ALADINO e grazie al supporto della CIRCOSCRIZIONE 4 della CITTÀ di TORINO.



lunedì 26 ottobre 2009

SI FA PRESTO A DIRE PROBABILITÀ DI VITA EXTRATERRESTRE E DI IMPATTO ASTEROIDALE


In occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia Gravità Zero partecipa a una serie di incontri divulgativi in cui esponenti di diverse discipline scientifiche spiegano al pubblico come la fisica, l'astronomia, la statistica, la chimica e la divulgazione scientifica si sono messe al servizio della conoscenza del cielo sopra di noi.

Dopo avere pubblicato "la scienza sui giornali e su Internet" presentiamo la relazione che Walter Caputo, statistico, ha presentato nella serata intitolata "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia".

Una relazione dal titolo "Si fa presto a dire probabilità di vita extraterrestre e di impatto asteroidale" che spiega l'importanza e il ruolo della statistica
nella vita di ognuno di noi.


La serata è stata organizzata dalle Associazioni ECO & ALADINO e grazie al supporto della CIRCOSCRIZIONE 4 della CITTÀ di TORINO.

domenica 25 ottobre 2009

WALTER FERRERI PRESENTA UNA RICERCA SULLE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI

SIamo soli nell'Universo? Ci sono altri pianeti abitati? Walter Ferreri, dell'Osservatorio Astronomico di Torino ha cercato di dare risposta a queste domande con la relazione "LA RICERCA DI CIVILTÀ EXTRATERRESTRI" presentata durante la serata organizzata dalle associazioni ECO ed ALADINO e con il contributo della Città di Torino, Circoscrizione 4, CADD & Atelier Pilo.



Walter Ferreri, relatore alla serata di divulgazione scientifica "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia", in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, svolge la sua attività professionale presso l’Osservatorio Astronomico di Torino. Si è occupato di asteroidi, stelle doppie, stelle variabili, di comete e di posizioni dell’ex pianeta Plutone. Ha svolto ricerche di astrofotografia e ottica telescopica. L’Unione Astronomica Internazionale ha dato il nome “Ferreri” al piccolo pianeta 3308.
Ha scritto oltre una ventina di libri. Dal 1977 al 1991 è stato direttore responsabile della rivista “Orione” e dal 1992 è direttore scientifico della rivista di astronomia “Nuovo Orione”.

lunedì 19 ottobre 2009

SERATA DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA


I media tradizionali (TV e stampa generalisti) sono fonti attendibili? Fanno buona divulgazione scientifica? L'argomento è stato affrontato sabato scorso a una conferenza dal titolo: "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia
La serata è stata organizzata dalle associazioni ECO ed ALADINO e con il contributo della Città di Torino, Circoscrizione 4, CADD & Atelier Pilo.
La seguente presentazione è corredata da slide con link di approfondimento.



Siamo stati favorevolmente colpiti dalla nutrita affluenza di pubblico. Questo è un buon segno, perché dimostra, come sempre, che esiste curiosità e grande desiderio da parte delle persone di comprendere meglio i fenomeni naturali del mondo in cui viviamo e l'evolvere della conoscenza tecnologica e scientifica.

Durante la serata si è affrontato il tema di come i media (giornali e TV) trattino (spesso non troppo bene) la scienza. Spiegando perché ci sia un pessimo dialogo e rapporto tra chi fa scienza (ricercatori) e chi la invece dovrebbe raccontare al grande pubblico (giornalisti).
E sono stati spiegate al pubblico i motivi e le cause del perché i media generalisti (TV e stamp) spesso non siano in grado di seguire cosa avviene nel panorama scientifico internazionale spiegandolo ai lettori in maniera chiara e competente. La buona divulgazione scientifica, dunque, non si improvvisa. Meglio dunque adottare un comportamento critico nei confronti di ciò che si legge sulla stampa e su internet e si ascolta e vede su TV. Perché tra le notizie si annida anche molta disinformazione e... diciamo pure vere e autentiche bufale mediatiche.

Oltre a questa presentazione si sono succeduti altri quattro relatori: un astronomo, un fisico, un chimico, uno statistico che hanno intrattenuto il pubblico sui contributi che la propria disciplina offre all'astronomia.

Qui sotto i loro nomi e i titoli dei loro interventi:

Walter Ferreri ha parlato della "ricerca dei pianeti extrasolari", il prof Guido Cossard delle "costanti di natura e i modelli di universo" e il Prof Lorenzo Tei della "Tavola periodica degli elementi tra Terra e Spazio". Infine Walter Caputo ha terminato con il tema provocatorio: "Si fa presto a dire probabilità (di vita extraterrestre e di impatto asteroidale)"

martedì 29 settembre 2009

corso produzione carta washi

L’associazione si propone di organizzare e gestire un laboratorio creativo mirato ad apprendere la tecnica washi di produzione e riciclo della carta.
Gli obiettivi del laboratorio sono di far sperimentare ai corsisti la costruzione della carta nelle sue varie fasi; stimolare e affinare le loro capacità manuali; stimolare la fantasia e il senso del bello nella realizzazione di fogli colorati arricchiti da fiori secchi, foglie, semi, essenze profumate, polveri varie. Durante il laboratorio i corsisti impareranno ad analizzare i diversi materiali occorrenti; sperimenteranno modalità di approccio alla manipolazione; progetteranno e realizzeranno prototipi con la carta costruita; decoreranno i prodotti cartacei e li esporranno.

Inizio corso: mercoledì 21 ottobre
Orario: dalle 10 alle 12.
Quando: ogni mercoledì per 7 incontri
Dove: CST via Pilo, 50/a Torino
Costo: 25 euro per l’intero corsoInformazioni: tel 328 8260495

laboratorio di disegno

Arte attiva
Questo corso è rivolto a tutti colore che vogliono imparare le basi del disegno e della riproduzione dal vivo.
L’organizzazione della didattica è basata sulle capacità dei partecipanti e sui loro desideri rispetto a cosa e quanto imparare e realizzare.
Vista l’esperienza della docente le lezioni sono aperte anche a coloro che hanno difficoltà fisiche e intellettive. Diventa un’occasione per potenziare o mantenere le proprie capacità manuali.

Inizio corso: lunedì 19 ottobre
Orario: dalle 10 alle 12.
Quando: ogni lunedì per 7 incontri
Dove: CST via Pilo, 50/a Torino
Costo: 25 euro per l’intero corso
Informazioni: tel 328 8260495

LABORATORIO DI MUSICA E MOVIMENTO

questo laboratorio si rivolge ai bambini al di sotto dei 3 anni.
E' suddiviso in due: uno per bambini dai 14 ai 24 mesi e uno per bambini dai 24 ai 36 mesi.

Il bambino è musicale e sonoro fin dalla tenera età. i corsi hanno quindi lo scopo di arricchire l’apprendimento linguistico e promuove le capacità espressive nella relazione affettiva. Tutto ciò attraverso l’esplorazione dello spazio, attività di movimento libero, danze circolari e uso di oggetti sonori, danze, strumenti musicali, e percorsi ludici fantastici e suggestivi, come cantare o ballare storie.

costi: 30 euro ($ incontri consecutivi); 70 euro (12 incontri consecutivi); 130 euro (intero corso)
dove: presso lo spazio infanzia della Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Torino
quando: da venerdì 30 ottobre 2009, fino a venerdì 14 ottobre 2010. il gruppo 14-24 mesi sarà dalle 16 alle 17;mentre il gruppo 24-36 mesi sarà dalle 17 alle 18.
iscrizioni: presso la Cascina, tutti i venerdì di ootbre dalle 17 alle 18.30
informazioni: ecoassociazione@yahoo.it. tel 3288260495

ATTENZIONE! sarà possibile conoscere l'insegnate e fare un incontro di prova, questa domenica 4 ottobre, nel pomeriggio, presso la Cascina Roccafranca

venerdì 18 settembre 2009

LE RISPOSTE DELLA SCIENZA, ALLE DOMANDE DELL’ASTRONOMIA


Conferenza del 17 ottobre 2009 ore 21.00 teatro Bellarte, via Bellardi 116 Torino

Questa conferenza aperta a tutti gratuitamente, ha lo scopo di raccontare al pubblico quali sono i contributi, che la scienza dà all’astronomia.

Esponenti di diverse discipline scientifiche, ci spiegheranno come la fisica, l’astronomia, la statistica, la chimica e la divulgazione scientifica si sono messe al servizio della conoscenza del cielo sopra di noi.

Interverranno il Dott. Walter Ferreri (astronomo) dell’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese, con una relazione dal titolo La ricerca dei pianeti extrasolari; il Dott Guido Cossard (fisico) che ci parlerà di Le costanti di natura e i modelli di universo; il Dott. Lorenzo Tei (chimico) ricercatore della facoltà di chimica di Alessandria, che ci racconterà La tavola periodica degli elementi tra Terra e Spazio; mentre il Dott Walter Caputo (statistico) ci spiegherà perché Si fa presto a dire probabilità (di vita extraterrestre e di impatto asteroidale); e infine il Dott. Claudio Pasqua (divulgatore scientifico) ci intratterrà parlando di Come la scienza viene proposta sui giornali e su Internet, e delle “bufale” scientifiche che ci raccontano.

L’incontro sarà preceduto da un buffet di benvenuto.

lunedì 6 luglio 2009

LE RISPOSTE DELLA SCIENZA ALLE DOMANDE DELL’ASTRONOMIA

Carissimi visitatori del blog,
già tempo fa vi ho annunciato questo imperdibile e gratuito evento astronomico. Ma ora, man mano che si avvicina la data in cui verrà realizzato, cioè sabato (sera) 17 ottobre 2009 in Via Bellardi 116 a Torino, vi potrò fornire maggiori dettagli.
Vi ricordo, per inciso, che l’iniziativa è gratuita, ma sono ben accette le donazioni a favore delle organizzazioni promotrici, in quanto esse dedicano tutti i loro sforzi a beneficio delle persone svantaggiate, soprattutto i disabili.
Inoltre ci sarà da mangiare, per far in modo che anche chi, uscendo dal lavoro, ci raggiunge senza poter passare da casa, possa fare un piccolo spuntino per poi godersi l’interessantissima conferenza.
Ma veniamo ai dettagli che vi ho promesso. Innanzitutto i relatori: ci saranno un astronomo, un fisico, un chimico, uno statistico e un giornalista scientifico. Ciascuno vi intratterrà per circa 20 minuti sui contributi che la propria disciplina offre all’astronomia. Naturalmente non mancherà lo spazio (e il tempo) per le vostre domande.
Qui sotto vi elenco i titoli degli interventi e, fra parentesi, la disciplina di riferimento:
  • La ricerca dei pianeti extrasolari [Astronomia]; Walter Ferreri
  • Le costanti di natura e i modelli di universo [Fisica]; prof Guido Cossard
  • La tavola periodica degli elementi tra Terra e Spazio [Chimica]; Prof Lorenzo Tei ricercatore presso la facoltà di Chimica di Alessandria
  • Si fa presto a dire probabilità (di vita extraterrestre e di impatto asteroidale) [Statistica]; Walter Caputo
  • La scienza sui giornali e su Internet [divulgazione scientifica]; Claudio Pasqua
Vi aspetto numerosissimi. Naturalmente non mancherò di fornivi ulteriori dettagli appena saranno disponibili.
Walter Caputo – Associazione E.C.O. – ecoassociazione@yahoo.it

sabato 13 giugno 2009

SERATONA dell'11 giugno

Cari lettori,
ce l'abbiamo fatta. La serata dell'11 giugno è andata molto bene.

Nonostante la musica rock, punk rock e metal dei Leachate abbia fatto preoccupare gli educatori, di subitanee ritorsione da parte dei condomini vicini...è andato tutto bene.

Ma partiamo dall'inizio.

Nel pomeriggio si sono svolte le prove del gruppo. Anche se il volume delle casse era tarato sul minimo, la batteria spaccava e le chitarre vibravano a dei decibel considerati "preoccupanti". il timore per il comportamento dei vicini nasce dal fatto, che alcuni anni fa avevano tirato uova (e qualche furbo anche una palla da bowling) addosso a coloro che facevano il Karaoke. Si è così deciso di stravolgere il palinsesto e di farli suonare per primi e molto prima.



Alle 19.30 si è dato il via alla pappatoria. Tempo trenta minuti era finito tutto. Vassoi e vassoi spazzolati via. Chi è arrivato tardi, non ha trovato che qualche pezzo di pane e di salame.



Con la pancia piena, e i vassoi vuoti (si veda la foto qui a fianco), si è dato il via alla musica.









I Leachate sono passati con disinvoltura da TNT degli AC/DC, ai Metallica, ai Ramones. Il cantante Michael è ancora una voce acerba, ma la bassista Francesca è stata molto apprezzata.


Con questo sottofondo i piccoli calciatori del calcio balilla si sono scatenati in numerose partite, che han visto confrontarsi, da una parte Lorenzo col piccolo Andrea e dall'altra Elisabetta con l'ancor più piccola Irene (18 mesi). Neanche a dirlo...han vinto le femmine!
Ogni tanto gli organizzatori buttavano un occhio preoccupato verso i balconi del circondario, ma nessuno era uscito sul balcone col piede di guerra e le finestre son rimaste aperte (forse non c'era nessuno in casa? Meglio così).






Applauditi i Leachate, si è dato spazio al duo La giusta distanza, composto da Gaia (voce) e Riccardo (chitarra).


Tutta un'altra musica. Ligabue, Afterhours, Patty Smith...un rock decisamente diverso e in versione acustica.


Insomma, doveva fare solo 5 brani e han suonato e cantato per 45 minuti. Il pubblico non ne voleva sapere di lasciarli andare.
Filippo rubava a Gaia (si veda foto) il microfono e si dava al Karaoke, appena ella cercava di cantare Ligabue. Pierpaolo reclamava i bis e anche i ter.


Purtroppo come ogni cosa che deve finire, anche noi abbiam dovuto sbaraccare tutto.

Ora dobbiamo dedicarci all'evento culturale del 17 ottobre!!!
Grazie a tutti!!!!!!!!!!!

venerdì 22 maggio 2009

Stelle e luna al castello di Racconigi (TO)



In attesa dell'evento, che l'Associazione Eco sta organizzando per l'anno dell'astronomia 2009 e che avrà luogo sabato 17 ottobre a Torino, gli astrofili possono partecipare all'iniziativa che riporto qui di seguito.
Luigina

Al Castello di Racconigi, passeggiate notturne alla scoperta di Luna e Stelle nel Parco Reale e un concerto a tema
Data di inizio: 30/05/2009 Ora: 20:00
Data di fine: 20/06/2009
Luogo di svolgimento: Castello e Parco di Racconigi (TO)
Quattro sabati (30 maggio, 6, 13 e 20 giugno) alla scoperta delle stelle e una domenica di musica (21 giugno) in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia
- Sabato 30 maggio e i successivi sabati 6, 13 e 20 giugno viene riproposta al pubblico un'iniziativa che riscosse molto successo nella sua prima edizione due anni fa: "La luna e il fieno".
Si tratta di una passeggiata notturna nel Parco Reale di Racconigi, alla scoperta della luna e delle stelle. Accompagnati da esperti del cielo e con l'ausilio di telescopi - l'evento è in collaborazione con gli astrofili del Gruppo Schiapparelli di Racconigi e con l'Osservatorio astronomico di Pino Torinese - si andrà alla scoperta delle stelle e della luna. Ed è proprio la luna che, con il suo sorgere, il suo crescere e decrescere, ha sempre affascinato l'uomo.
A lei sono state dedicate poesie, sonetti, canzoni. Sin dall'antichità l'uomo ha letto nelle sue fasi di cambiamento, tra le tante cose, l'allegoria dell'instabilità della fortuna e dell'umore delle persone. I contadini le hanno riconosciuto sempre influssi sulle coltivazioni e gli allevamenti. E anche nel Castello di Racconigi, la grande casa di campagna del re, la luna è stata uno dei riferimenti fondamentali. In questa moderna azienda di metà Ottocento, prima di procedere ai tagli del fieno e alla potatura delle piante, si alzava il naso in su e si guardavano la luna.
Il nostro invito è quindi quello di venire a camminare nell'atmosfera incantata delle notti nel Parco e stare con il "naso all'insù" a cercare le stelle e ammirare la luna.
Domenica 21 giugno, alle 21.30, l'estate viene celebrata nel Parco Reale con il concerto di musica ambient "Sonata per lucciole e pianeti", nell'ambito della Giornata internazionale della musica. Suoneranno l'ArciLife di Carmagnola, Cristiano Bologna e Andrea Pipino. Quest'ultimi due sono anche autori e interpreti della colonna sonora che accompagnerà le visite notturne nei sabati della "luna e il fieno".Questi eventi sono organizzati dall'Ufficio attività culturali del Castello di Racconigi in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia.

ORARIO E COSTI: 30 maggio, 6, 13, 20, 21 giugno, dalle 21.30 alle 23.45, partenze in gruppi ogni venti minuti. Ingresso 2 euro (ridotto dai 18 ai 25 anni; gratuito per i minori di 18 anni e gli ultra sessantacinquenni e per i possessori della Tessera Musei).

Ufficio Stampa: Loris Gherra, t. 334 1124914, stampa@castellodiracconigi.org,
http://www.ilcastellodiracconigi.it/

giovedì 21 maggio 2009

breaking news

Ciao a tutti.
Vi invito a partecipare alla serata organizzata dal gruppo Cstart (Ass. ECo, Aladino e Tedaca) in collaborazione con il progetto Motore di Ricerca del Comune di Torino e la circoscrizione 4.La serata si terrà giovedì 11 giugno presso il CST di via Pilo 50/a dalle 19.30.Si comincerà con un apericena e a seguire, con la loro proposta musicale, il duo pop La giusta distanza (Riccardo alla chitarra acustica e Gaia voce solista), che faranno da ponte verso il clou della serata: il concerto dei Leached.
I Leached sono 5 giovani ragazzi dediti al Rock e non solo, che coinvolgeranno i presenti con la loro performance musicale.

L'ingresso è gratuito.

E' un occasione per divertirsi, per conoscersi e per rivedersi dopo tanto tempo.Vi aspettiamo.

Luigina

martedì 19 maggio 2009

Concerto dell'11 giugno

Prosegue l'organizzazione della serata dell'11 giugno prossimo venturo.
L'avvenimento avrà luogo in via Pilo 50/a, a Torino.
Si comincerà alle 19.30 con l'apericena e a seguire, suoneranno dal vivo i Leached: gruppo rock torinese, composto da Alberto chitarra solista, Leonardo seconda chitarra, Daniele alla batteria, Michael voce e Francesca al basso.
L'ingresso è libero.

lunedì 11 maggio 2009

News: evento culturale perr l'anno 2009 dell'astronomia

ciao,
grazie a tutti.
Siamo riusciti a completare il carnet dei relatori.
Al momento abbiamo: un "massmediologo", uno statistico, un astronomo, un chimico e un fisico.
A pesto nuove informazioni più accurate.

Luigina

domenica 10 maggio 2009

CASI SVOLTI DI PAGHE E CONTRIBUTI

Salve. La redazione del blog vi segnala che è uscito il nuovo libro del nostro collaboratore Walter Caputo.
Se siete interessati al calcolo della busta paga e volete capire come la divulgazione scientifica possa alleggerire le procedure da svolgere per partire dal lordo e giungere al netto, date un'occhiata a questo indirizzo:
http://www.gravita-zero.org/2009/05/casi-svolti-di-paghe-e-contributi.html, e se per caso acquistate il libro, fate sapere all'autore se vi è piaciuto, scrivendogli (walter_caputo@yahoo.it). Dato che è stato commesso un piccolo errore nel sottotitolo, chi fosse interessato alla rilevazione contabile della busta paga, gli scriva. Riceverà gratuitamente un file pdf contenente tutto ciò che serve per registrare in Partita Doppia le retribuzioni.

Buona lettura a tutti !!!


Luigina Pugno

venerdì 8 maggio 2009

EVENTO CULTURALE PER L'ANNO 2009 DELL'ASTRONOMIA

Stiamo organizzando un evento culturale per il 2009, che è dedicato all'astronomia.L’incontro si svolgerà a Torino, sabato 17 ottobre, presso il teatro Bellarte, in via Bellardi 118 e sarà preceduto da un apericena.
L’evento consisterà in una conferenza di circa un’ora e mezza, che affronterà il tema dell’astronomia da diversi punti di vista, che possono essere: come l’astronomia è proposta dai media, l’aspetto matematico, chimico, fisico, geologico, meteorologico (per esempio che tempo fa sugli altri pianeti), storia dell’astronomia, le esplorazioni spaziali tramite sonde ed esseri umani ecc.
Al momento l’aspetto dei media e matematico sono stati assegnati.Ogni relatore presenterà al pubblico il proprio intervento, che avrà la durata di una ventina di minuti.
L’evento è rivolto alla cittadinanza, per cui lo scritto dovrà essere semplice nella forma e accattivante, ma non per forza facile nei contenuti.
L’obiettivo è di avvicinare le persone alla scienza, che sembra sempre complicata e lontana.
Chi fosse interessato a partecipare come relatore, può mandare la sua proposta entro maggio all’indirizzo mailecoassociazione@yahoo.it
Ogni relatore riceverà un piccolo compenso per la sua fatica.
By Luigina Pugno

martedì 5 maggio 2009

VISITA GUIDATA TEATRALE ALLA COLLEZIONE FONTANA IN MOSTRA A PALAZZO MADAMA


Il 26 aprile scorso ho coinvolto mio marito, nostro figlio e un’amica con la sua famiglia, a partecipare alla settimana della cultura. Visto che non avevo mai visitato la Reggia di Venaria e trovandola inclusa nei siti visitabili, mi sono esaltata all’idea che l’avrei vista e in più con la visita guidata gratuita.
Visto che sul sito c’era scritta che la prenotazione era obbligatoria, ho telefonato per prenotare e così m’han detto che non prenotavano nulla e che se volevo esser sicura di entrare, sarebbe stato meglio andare al mattino. Ho fatto presente che per forza avrei dovuto partecipare al giro delle 10.30, per poter dare il pranzo al pupo alle 12.30, essendo lui ancora incapace di procrastinare.
La signorina al telefono mi dice che a quell’ora di solito c’è proprio poca gente.
Così il 26, sotto un fiume d’acqua che cadeva dal cielo, ci presentiamo alla Reggia.
Appena arrivati vediamo pullman carichi di visitatori, che li depositano in prossimità dell’ingresso e nonostante il tempo inclemente, parcheggiamo ben lontano a causa del gran numero d’auto.
Giunti nel piazzale, la mia amica, che era arrivata prima di noi, ci informa che non c’è nulla di gratuito e che c’è una coda non da poco per fare il biglietto, il che rende impossibile accedere alla visita delle 10.30.
Insomma ‘na sola. Ce ne torniamo a casa incavolati e senza aver concluso nulla, se non pagare 2 ore di parcheggio non usato e aver preso tanta, ma tanta acqua.
Vi segnalo invece un’iniziativa divertente e, direi, "veritiera".
Oggi pomeriggio ho partecipato alla visita teatrale guidata alla collezione Fontana in mostra a Palazzo Madama.
Attirata dalla pubblicità che reclamizzava l’iniziativa e dal costo decisamente esiguo, ho telefonato e prenotato. Ma dopo l’esperienza con la Reggia, temevo che ci fosse l’inghippo da qualche parte e invece no.
Quanto riportato dalla reclam si è rivelato corretto e devo dire, che la mostra/spettacolo merita davvero.
Riporto quindi qui di seguito le informazioni in mio possesso.


LA COLLEZIONE DI LEONE FONTANA DONATA ALLA CITTA' DI TORINO1909-2009Da fine marzo a giugno, otto appuntamenti con il teatro, curati da C.A.S.T.
Di martedì e in alcuni giorni festivi (ore 17.00, 18.30 e 21.00) un gruppo di attori coinvolgerà il pubblico nell'atmosfera, nelle emozioni e nelle ragioni di un grande collezionista di fine Ottocento, impegnato nello studio e nella salvaguardia del patrimonio artistico della sua regione.Una organizzazione criminale vuole rubare la collezione di Leone Fontana e ingaggia due ladri professionisti per eseguire il furto. I ladri intendono approfittare delle informazioni date dalla guida nel corso della visitae tutto sembra andare per il verso giusto ma...


a cura di C.A.S.T.
(Consulenza Animazione Spettacoli Teatrali)Via Chiomonte 3/A - 10141 TORINO

Tel. 011.837846mail: info@cast-torino.it www.cast-torino.it
Regia di Claudio Montagna


19 maggio

2 e 9 giugno

ore 17, 18.30, 21

Biglietto 3 Euro


Per informazioni e prenotazioni: tel. 011.4429911


by Luigina Pugno

domenica 26 aprile 2009

PUPAZZOPOLI



PUPAZZOPOLI
(LA CITTA’ DEGLI UMANOIDI E DEGLI ANIMALI FANTASTICI)


Lunedì 4 maggio dalle ore 16 alle ore 18, presso bellARTE (via Bellardi 118) i bambini della 1A della scuola elementare Calvino, esporranno le loro opere.
Il gruppo CSTart (Associazioni Eco, Aladino e Tedaca) in collaborazione con il Servizio PASSPARTOUT della città di Torino hanno organizzato tre incontri svoltisi nei mesi scorsi, che hanno visto partecipare attivamente i bambini della 1A della scuola elementare Calvino.
Nel primo incontro si è dialogato sul tema della disabilità, per giungere insieme al concetto chiave, che le persone non sono tutte uguali, ma sono tutte simili. L’incontro aveva lo scopo di sensibilizzare i bambini sul tema della disabilità: difficoltà e risorse.
A seguito dell’intervento a scuola, i bambini si sono recati presso il CST di via Pilo 50/a, dove Paolo Grasso, insieme al gruppo CSTart, ai clienti del centro e alle educatrici, ha condotto i laboratori del Riciclo.
Questo obiettivo aveva lo scopo di far lavorare bambini e disabili alla realizzazione di pupazzi, attraverso l’impiego di materiali di scarto.
La mostra di lunedì 4 maggio rappresenta quindi il momento conclusivo di questo percorso.
Nel coso della mostra oltre ad ammirare le opere, sarà possibile fare merenda, mentre Silvia si occuperà dell’animazione.
By Luigina Pugno

martedì 3 marzo 2009

Laboratorio: musicoterapia

Laboratorio: musicoterapia
dove: via Pilo 50/a
quando: dall'11 marzo, tutti i mercoledì per 7 incontri, dalle ore 10 alle ore 12.
partecipanti: max sei
per chi: il laboratorio è aperto a tutti.
attività: la prima parte dell'incontro, gestita da una musicoterapeuta, sarà dedicata all'ascolto musicale, alla produzione di suoni e all'ascolto del proprio corpo; la seconda parte, gestita dalla musicoterapeuta e da una psicologa, sarà dedicata alla produzione su carta di quanto sperimentato durante l'ascolto (musicale e corporeo) e alla rielaborazione e discussione in gruppo.
costo: 25 euro per chi ha l'invalidità, 50 euro per chi non ce l'ha.
per informazioni: Luigina 328 8260495

sabato 21 febbraio 2009

La nostra Mission


L’Associazione senza fini di lucro E.C.O. (Epistemologia – Comunicazione – Orientamento), fondata a Torino nel 1998, si avvale dei contributi di professionisti che operano nell’ambito psicologico, sociale ed educativo, al fine di fornire consulenza a privati ed enti.

Fonda la propria attività su interventi per:
  • risoluzione di conflitti,
  • supporto per sofferenze indotte da disagi psicologici (da quelle legate alla disabilità fisica e intellettiva, fino a quelle psichiche) o da problemi relazionali (difficoltà tra genitori e figli, o nella coppia, o nella vita all’interno delle istituzioni),
  • valorizzazione della qualità della vita sia nell’ambiente familiare, sia lavorativo, sia nel rapporto con gli altri;
  • promozione della cultura della salute,
  • valorizzazione delle risorse,
  • partecipazione e solidarietà tra le persone;

Per raggiungere tali scopi l’Associazione E.C.O. si avvale di numerosi strumenti e tecniche di intervento, a livello individuale e di gruppo.
In particolare considera centrale la formazione di gruppi:

  • di discussione;
  • di Auto Mutuo Aiuto (A.M.A.);
  • di consulenza e orientamento;
  • di supervisione
rivolti da un lato a persone in difficoltà e ai loro familiari, a studenti e insegnanti, a coppie e genitori in crisi, dall’altro a operatori sociali considerati singolarmente o come équipe, con l’intento di costruire insieme spazi di approfondimento e di riflessione condivisa.

L'Associazione collabora, dall'agosto del 2006, con il Centro per l'Impiego di Torino e, dal dicembre 2007, con il Centro per l'Impiego di Venaria per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali.

Si occupa dell'accompagnamento emotivo e professionale ai colloqui nelle aziende e segue il lavoratore durante l'eventuale tirocinio formativo o per il periodo di prova presso l'azienda stessa.

Il compito dell'Associazione è quello di supportare l'azienda e il lavoratore nella fase delicata di inserimento e di fungere da mediatore per qualsiasi problema possa insorgere.

Lo scopo ultimo è che il lavoratore trovi l'impiego più adatto a lui considerando le difficoltà conseguenti l'invalidità e che l'azienda trovi un lavoratore adatto alle sue necessità.

Oltre a questi aspetti l'Associazione si occupa anche di tutto ciò che riguarda la documentazione relativa all'inserimento lavorativo.